Biografia. Citazioni Dov'è il gruppo Carmen

L'opera "Carmen" di J. Bizet

La trama dell'opera "Carmen" di J. Bizet è tratta dal romanzo omonimo di P. Merimee. Al centro del ciclo di eventi c'è una zingara bella, appassionata e amante della libertà, che con il suo stile di vita e le sue azioni cambia la vita delle persone che la circondano. Questa è l'ultima opera del compositore, che ha attraversato un percorso spinoso verso la fama e i palcoscenici dei teatri mondiali. È considerato il culmine della creatività Georges Bizet e il fiasco della sua vita.

Leggi un riassunto dell'opera di Bizet "" e molti fatti interessanti su questo lavoro sulla nostra pagina.

Caratteri

Descrizione

mezzosoprano Zingara andalusa
Don José tenore sergente dragone
Michaela soprano ragazza di campagna, la sposa di Jose
Escamillo baritono torero
Frasquita soprano Zingaro
Mercedes mezzosoprano Zingaro
Morales baritono ufficiale, sergente dei dragoni
Zuniga basso ufficiale, tenente dei dragoni
Ricordato tenore contrabbandiere
Dancairo baritono contrabbandiere

Riassunto di “Carmen”


L'opera è ambientata in Spagna, nella prima metà del XIX secolo. Carmen è una zingara bella, appassionata e capricciosa che lavora in una fabbrica di sigarette. Si distingue notevolmente tra gli altri lavoratori: non appena questa bellezza ardente appare per strada, tutti gli sguardi maschili ammirati si rivolgono immediatamente a lei. Carmen prova un piacere particolare nel prendere in giro gli uomini intorno a lei e i loro sentimenti. Ma alla ragazza capricciosa non piace il fatto che Jose le sia indifferente, cerca in ogni modo di attirare la sua attenzione. Avendo fallito, la zingara, insieme ad altre ragazze, torna al lavoro. Tuttavia, tra loro scoppia una lite, che si trasforma immediatamente in una rissa. La colpevole del conflitto risulta essere Carmen. Viene mandata in una cella, dove languisce in attesa di un mandato sotto la supervisione di Jose. Ma l'insidiosa seduttrice fa innamorare di lei il sergente, che la aiuta a fuggire dalla custodia. Questo atto sconsiderato sconvolge completamente la sua vita: Jose perde tutto: la fidanzata, la famiglia, il rispetto, il grado e diventa un semplice soldato.

E per tutto questo tempo, Carmen continua a condurre una vita oziosa: insieme ai suoi amici vaga per le taverne, dove intrattiene i visitatori con le sue canzoni e danze. Allo stesso tempo, la ragazza riesce a collaborare con i contrabbandieri e a flirtare con il torero Escamillo. Presto Jose appare alla taverna, ma non per molto: è ora che torni in caserma per il controllo serale. La zingara però usa tutto il suo fascino per non lasciarsi lasciare dal soldato. Jose è affascinato da lei e l’ordine del capitano ormai non significa più nulla per lui. Diventa un disertore e ora è costretto a stare con Carmen e i trafficanti. Ma presto i sentimenti della bellezza ardente svaniscono: è annoiata da Jose. Ora era seriamente infatuata del torero, che aveva persino promesso di combattere in suo onore. E il soldato innamorato è costretto a lasciarla temporaneamente: apprende dalla sua ex amante che sua madre sta morendo e lui va frettolosamente da lei.


In una piazza di Siviglia fervono i preparativi per una corrida. La zingara si prepara a partecipare alla celebrazione, ma Jose appare sulla sua strada. Implora la ragazza di stare di nuovo con lui, confessa il suo amore, minaccia, ma tutto è vano: lei è fredda nei suoi confronti. In un impeto di rabbia, tira fuori un pugnale e lo affonda nella sua amata.

Foto:





Fatti interessanti

  • Sorprendentemente, non sono mai stato in Spagna. Per creare l'atmosfera musicale necessaria, ha rielaborato le melodie popolari, dando loro il sapore spagnolo desiderato.
  • Nel 1905, gli scienziati scoprirono un nuovo asteroide, chiamato “Carmen”.


  • Il famoso cancelliere tedesco Otto von Bismarck è stato presente alla proiezione di Carmen 27 volte in diverse circostanze.
  • Il musicologo inglese Hugh MacDonald ha scritto che l'opera francese non conosce un fatalista più grande di Carmen. Fuori dalla Francia, le sue discendenti potrebbero essere la Salome di Richard Strauss e la Lulu di Alban Berg.
  • Lo spettacolo fu presentato in anteprima il 3 marzo 1875 e si concluse con un completo fallimento. Ed esattamente 3 mesi dopo, il compositore stesso morì. Le cause della sua morte sono ancora dibattute. Secondo una versione, Bizet non sarebbe sopravvissuto al fiasco di "Carmen" e all'"immoralità" di cui fu accusato dopo la prima. L'opera sembrava indecente al pubblico, perché i suoi eroi erano banditi, operai fumatori, contrabbandieri e soldati comuni. E nel caratterizzare il personaggio principale dell'opera, gli intenditori d'arte non hanno usato mezzi termini: era la vera incarnazione della volgarità e della sporcizia.
  • L'opera è stata definita comica dal compositore. E la prima rappresentazione ebbe luogo all'Opera-Comic. Cosa c'entra il fumetto, chiedi? È semplice. Secondo le tradizioni del teatro francese, tutte le opere in cui i personaggi principali sono persone comuni erano classificate come commedie. È per questo motivo che l'opera alterna numeri musicali con dialoghi parlati: tutte le opere comiche in Francia sono state costruite secondo questo schema.
  • Uno dei co-direttori del teatro dell'Opera Comique ha dovuto lasciare il suo incarico a causa di questo lavoro. Adolphe de Leuven credeva che in un genere come l'opera comica non dovessero assolutamente esserci omicidi, soprattutto se così terribili e sofisticati. A suo avviso, la violenza non rientra assolutamente nelle norme di una società dignitosa. Ha cercato in tutti i modi di convincerne gli autori, invitando più volte i librettisti a parlare con lui, convincendoli a rendere il personaggio di Carmen più morbido e a cambiare il finale. Quest'ultimo era necessario affinché il pubblico lasciasse il teatro di ottimo umore. Tuttavia, non raggiunsero mai un accordo e di conseguenza Adolf fu costretto a lasciare il suo incarico. Questo è diventato una sorta di segno di protesta contro lo spettacolo, che ha promosso l'omicidio.


  • Poco prima della sua morte, J. Bizet stipulò un contratto con l'Opera di Stato di Vienna per la produzione di Carmen. Nonostante alcune modifiche e differenze rispetto all'originale dell'autore, la performance è stata un enorme successo. "Carmen" ha ricevuto elogi non solo dal pubblico ordinario, ma anche da compositori di spicco come Johannes Brahms E Riccardo Wagner . Questo è stato il primo serio successo della creazione di J. Bizet sulla strada del riconoscimento mondiale.
  • Il 23 ottobre 1878 ebbe luogo la prima première di quest'opera negli Stati Uniti alla New York Academy of Music. Nello stesso anno, l'opera apparve davanti al pubblico a San Pietroburgo.
  • "Carmen" è stata l'ultima opera messa in scena sul palco del Teatro Bolshoi (Kamenny). Fu con quest'opera che il teatro decise di porre fine alla sua storia: dopo l'ultima produzione fu chiuso, poi trasferito alla RMO, e infine completamente demolito. Nel 1896 al suo posto fu eretto l'edificio del Conservatorio di San Pietroburgo.

Arie e numeri popolari

Habanera: ascolta

I distici di Escamillo - ascolta

Aria Jose - ascolta

Danza zingara: ascolta

La storia della creazione di "Carmen"

Annunciò i suoi piani per scrivere l'opera Carmen nel 1872. Già allora l’Opera Comica commissionò l’opera ai famosi librettisti Henri Meillac e Ludovic Halévy, i quali lavorarono duramente sul testo. Sono riusciti a trasformare in modo significativo il romanzo di P. Merimee. Prima di tutto, i cambiamenti hanno influenzato le immagini dei personaggi principali: nella loro interpretazione sono diventati più nobili. Jose, da severo delinquente, si è trasformato in un uomo onesto ma volitivo. Anche la zingara è presentata diversamente: la sua indipendenza è maggiormente enfatizzata e la sete di furto e astuzia sono nascoste. Gli autori hanno anche cambiato il luogo dell'azione: se nella fonte letteraria tutto accadeva nei bassifondi e nelle gole, nel libretto tutti gli eventi venivano trasferiti nel centro di Siviglia, nelle piazze e nelle strade. I drammaturghi hanno introdotto un nuovo personaggio nell'opera: l'amata di Jose, Micaela, per mostrare l'esatto opposto di Carmen. Il torero si è trasformato da partecipante privo di iniziativa e senza nome in un allegro Escamillo, che ha svolto un ruolo decisivo nel destino del personaggio principale.

Il testo era completamente pronto entro la primavera del 1873, quindi il compositore iniziò a lavorare. L'opera fu completamente terminata nell'estate del 1874.


Tuttavia, il rifiuto di quest'opera è apparso molto prima della sua produzione, non appena l'idea è stata espressa: l'abbondanza di eventi drammatici e l'intensità delle passioni non erano adatte alla fase in cui era stata pianificata la prima produzione. Il fatto è che l'Opera Comique era considerato un teatro secolare, visitato solo da rappresentanti della classe benestante. Andando a teatro, sapevano in anticipo che avrebbero visto un genere leggero con un'abbondanza di situazioni divertenti. Questo pubblico era lontano dalle passioni frenetiche e certamente dai sanguinosi omicidi. L'opera presentava personaggi e passioni inaccettabili per il pubblico: ragazze libere dalla moralità, operaie di fabbriche di sigarette, ladri, disertori militari.


L'opera ha debuttato nella capitale della Francia, all'Opera Comique. Era il 3 marzo 1875. Il pubblico non sapeva come reagire a questa performance: c'era una musica molto bella, impressa immediatamente nella memoria, ma c'era anche una trama terribile, di cui è semplicemente indecente parlare nella società secolare. L'opera fu un fallimento e i suoi autori furono accusati di dissolutezza e immoralità. Ma, nonostante il fatto che la creazione di Bizet sia stata un completo fiasco, quell’anno fu rappresentata 45 volte. E la ragione di ciò è abbastanza semplice: la normale curiosità umana. Il pubblico era ossessionato dal fatto che tutta Parigi in quel momento parlasse di quest'opera. L'interesse per il lavoro si intensificò all'inizio dell'estate: esattamente 3 mesi dopo la prima, J. Bizet morì. Molti sono giunti alla conclusione che la colpa fosse del fallimento con Carmen, perché il fallimento e la persecuzione da parte della stampa provocarono uno shock nervoso nel maestro e contribuirono al deterioramento della sua salute. Dopo la fine della stagione teatrale si è deciso di togliere lo spettacolo dalla scena. Allora tutti erano sicuri che non sarebbe mai più apparso lì.

Nell'autunno del 1875 l'opera andò in scena a Vienna in tedesco. Tuttavia, ciò che è stato mostrato al pubblico era radicalmente diverso da ciò che Bizet intendeva: era una vera opera-balletto con molti numeri di danza. Il teatro di Vienna ha deciso di sorprendere il pubblico con uno spettacolo spettacolare: sul palco sono stati portati cavalieri su veri cavalli e un intero corteo di toreri.

Nel dicembre dello stesso anno, in Italia, va in scena Carmen. Successivamente l'opera ebbe un successo senza precedenti e fu subito inserita nel repertorio di molti teatri mondiali. Inoltre, al pubblico è piaciuta la produzione classica viennese. Ad esso si affidarono anche altri registi che misero in scena quest'opera in altri paesi europei.


Nel febbraio 1878, l'opera fu portata in Russia e rappresentata al pubblico facoltoso sul palco del Teatro Bolshoi (Kamenny) di San Pietroburgo. È stata eseguita dalla troupe imperiale italiana nella sua versione. Molte scene sono state tagliate dall'opera per non scioccare il pubblico. Tuttavia, ciò non ha aiutato e la performance non è stata un successo. In molti modi, questa svolta degli eventi è stata facilitata dal fatto che i solisti non hanno avuto il tempo di prepararsi bene, poiché avevano fretta con la produzione. Come scrissero molti giornali in quel momento, la prima di questa performance fu più simile a una prova, così tanti difetti e "ruvidità" erano presenti in essa.

Ma nel 1882, il pubblico salutò con entusiasmo un'altra produzione dell'opera e, finalmente, il lavoro di Bizet ricevette il riconoscimento che meritava. Il suo iniziatore fu il nuovo direttore dei teatri imperiali I.A. Vsevolozhsky. I brani tagliati sono riapparsi sul palco, è stato scelto un nuovo cast e tutti i numeri coreografici sono stati coreografati.

Nel 1885 il testo del libretto fu tradotto in russo e in questa versione l'opera fu rappresentata per la prima volta al Teatro Mariinsky,

Il fatto che Carmen abbia ricevuto un riconoscimento mondiale ha suscitato nuovamente l'interesse dei francesi. Uno dei compositori dell'epoca, Ernest Guiraud, decise di realizzare la propria edizione: sostituì tutti i dialoghi parlati nell'opera di Bizet con recitativi e decorò anche il finale dell'opera con scene coreografiche luminose. L'opera andò in scena a Parigi in questa versione nel 1883, e questa volta fu un vero trionfo. Dopo 21 anni, la capitale della Francia ha visto l'anniversario, la millesima rappresentazione di "".

Uno dei primi compositori russi a conoscere quest'opera Bizet , divenne PI. Čajkovskij . Gli piaceva così tanto che Pyotr Ilyich imparò persino a memoria l'intero clavicembalo. E quando i media continuavano a pubblicare recensioni negative e devastanti, lui insisteva che un giorno quest'opera sarebbe diventata la più popolare del mondo. E il genio russo non si sbagliava. Oggi, la tragica storia della vita di una zingara amante della libertà, interpretata dal grande maestro francese, è considerata uno dei vertici della musica d'opera: una creazione brillante, esemplare e inimitabile.

Video: guarda l'opera “Carmen” di Georges Bizet

Popolare e senza falsa modestia, il duo pop esotico unico e straordinario “Kar-man”, che tradotto in inglese significa “uomo-macchina”, formato nel 1989, è stato concepito per la prima volta da Sergei Lemokh (vero nome Ogurtsov) e Andrei Grozny (produttore del gruppo Blestyashchie , MF-3), ma le circostanze sono cambiate dopo l'incontro tra Sergei Lemokh e Bogdan Titomir. Sergei ha cambiato tutti i suoi piani riguardo alla creazione di un nuovo progetto musicale, che in seguito sarebbe stato chiamato il duo pop esotico "Kar-Man", ovvero ha deciso di creare un duetto maschile insieme a Bogdan Titomir, e tutti i temi delle canzoni in cui scrissero insieme a quel tempo c'erano contenuti davvero esotici: su paesi, continenti, città.

Questo fu il primo duetto maschile in URSS, e un duetto che non solo eseguiva le loro canzoni, ma aveva anche un'intera danza coreografica per ogni canzone. In una parola, i ragazzi hanno semplicemente illuminato i cuori di molti fan della musica dance alla moda in Russia e la loro popolarità è cresciuta in modo esponenziale.
È stato così fino al 1991: ci sono state tournée, concerti, una popolarità incredibile.

E nel 1991, la casa discografica Gala Records offrì un contratto con enormi obblighi da parte dei membri del duo per 10 anni in anticipo, che Bogdan Titomir si rifiutò di firmare, ma Sergei firmò. Qui è finita la storia del duo e iniziata quella del gruppo Kar-Man. Va notato che la ragione del crollo può essere considerata non solo questo fatto, ma anche il fatto che Titomir e Lemokh erano dei veri leader e ognuno di loro nella squadra voleva essere nei primi ruoli.

I ragazzi hanno deciso di separarsi reciprocamente: Bogdan ha iniziato la sua carriera da solista con l'ormai famoso successo degli anni '90 "Do as I do", e Sergei ha continuato a lavorare con il gruppo Kar-Man.
Un po' più di background: in primo luogo, Sergei Lemokh e Bogdan Titomir hanno lavorato come ballerini di supporto per Vladimir Maltsev, per il quale hanno scritto la loro prima canzone, per l'allora inesistente duo pop esotico "Kar-Man" - Paris, Paris, in seguito semplicemente " Paris" (testi e musica sono stati scritti da Sergey Ogurtsov cioè Lemokh) nel contesto del primo album "Kar-Man" sotto il nome romantico "Around the World"

Ecco come apparivano al culmine degli anni '90:

Tutta la coreografia, l'immagine e quasi tutta la musica e le parole sono state realizzate da Sergei Lemokh, cosa che ha continuato a fare senza Bogdan, in cui, tra l'altro, ha reclutato un gruppo di ballerini e una ragazza, solista e ballerina, che sarebbe poi diventata sua moglie.
Inoltre, la storia del gruppo Kar-Man non finisce e esistono ancora oggi, ecco il loro ultimo lavoro, è chiaramente evidente che Sergei è piuttosto stanco:

Discografia completa di Kar-Man:

  1. Around the World (album magnetico - Gala 1990) (Gala/Sintez, 1991 - vinile, ristampato su CD e MC Gala Records nel 1994)
  2. Carmania (Gala Records, 1991 - album magnetico, 1992 - vinile, ristampato su CD e MC nel 1994)
  3. Aggressione sonora massiccia russa (J.S.P., 1994; 1997; 2004)
  4. Polare (1995)
  5. La tua cosa sexy (Zeko, 1996)
  6. Re del disco (JSP, 1998; 2003)

Vorrei dire che il lavoro congiunto di Sergei e Bogdan è sicuramente molto più impressionante di tutto il loro lavoro individuale messo insieme. Ma le voci sanno che Bogdan ha persino offerto a Sergei di creare un progetto comune, ma Sergei ha rifiutato categoricamente.
Ora Sergei Lemokh (Sergei Ogurtsov) sta cercando di promuovere ulteriormente Car-Men, la musica, a dire il vero, è molto diversa da quella dei primi anni '90. È difficile da ascoltare, pieno di affascinanti effetti musicali moderni, ma sfortunatamente non troverai la musica che Sergei ha scritto lì.
Tuttavia, ognuno deciderà da solo cosa gli piace. Ecco la pagina ufficiale

Georges Bizet è considerato "Carmen". La sua storia non è stata facile e questo meraviglioso lavoro non ha avuto subito risonanza con il pubblico e la critica. Dopotutto, "Carmen" è un'opera in cui è stato violato uno dei principi fondamentali della costruzione della trama dell'epoca: per la prima volta sul palco non sono stati portati gli aristocratici, ma la gente comune con i loro peccati, passioni e sentimenti vividi. .

L'opera venne rappresentata per la prima volta all'Opera Comique di Parigi nel 1875. La reazione che seguì lasciò amaramente deluso il suo creatore. Georges Bizet, autore dell'opera Carmen, era considerato uno dei compositori di talento del suo tempo. Ha creato la sua opera al culmine della sua carriera. Il libretto è stato scritto da L. Halévy e A. Meillac sulla base del romanzo di P. Mérimée. Il pubblico che ha assistito alla prima rappresentazione aveva opinioni divise. La prima interprete del ruolo della zingara Carmen è stata la cantante Celestine Galli-Mathieu. È riuscita a trasmettere perfettamente il coraggio dell'eroina. Alcuni ne furono felicissimi, mentre altri si indignarono. I giornali definirono l'opera brutta, scandalosa e volgare.

Ma la Carmen è un'opera il cui genio fu apprezzato molto più tardi e veramente amato. Il nostro compositore classico P.I. ne ha parlato. Čajkovskij lo definì un capolavoro. Una delle melodie più memorabili che riempiono l'opera è l'aria dell'eroina "L'amore, come un uccello, ha le ali". Il compositore l'ha creata basandosi sulla melodia dell'habanera e sulla descrizione seducente della zingara nel racconto di P. Merimee. . Oltre a quest'aria, "Toreador March" e la Suite n. 2 sono diventate davvero popolari.

A causa della sua atipicità per l'epoca, l'opera si trasformò in uno spettacolo popolare. Carmen descrive la vita della gente comune e, allo stesso tempo, l'opera non è priva di romanticismo. Se descriviamo il riassunto dell'opera “Carmen”, possiamo riassumerlo in poche frasi. La trama è basata sul terzo capitolo del romanzo omonimo di P. Merimee, e parla dell'amore. Lo spettacolo è ambientato in Spagna, quindi il compositore ha riempito l'opera con melodie classiche spagnole: flamenco, paso doble, habanera.

La protagonista sia del racconto che dell'opera è la zingara Carmen. L'opera la presenta come disinibita, libera e non riconosce leggi. La zingara è capace di cambiare il destino di tutti coloro che le sono vicini. Attira l'attenzione degli uomini, gode del loro amore, ma non tiene conto dei loro sentimenti. Secondo la trama, una bellissima zingara lavora in una fabbrica di sigarette. Una rissa la porta alla stazione di polizia. La sua guardia era il sergente Jose. È riuscita a farlo innamorare di lei e convincerlo a lasciarla andare. Per il bene dello zingaro, Jose ha perso tutto: la sua posizione, il rispetto nella società. È diventato un semplice soldato. Carmen collaborava con i contrabbandieri e flirtava con il torero Escamillo. Era stanca di José. Ha provato a restituire la sua amata, ma lei gli ha detto all'improvviso che era tutto finito. Poi Jose ha ucciso la sua amata Carmen in modo che nessuno la prendesse.

J. Bizet rimase molto turbato dal fallimento della prima rappresentazione di “Carmen”. L'opera, successivamente riconosciuta come un capolavoro, ha assorbito molte energie dal compositore. Poco dopo la prima, 3 mesi dopo, il compositore morì all'età di 37 anni. In punto di morte, J. Bizet disse: "Jose ha ucciso Carmen e Carmen ha ucciso me!"

Tuttavia, la storia di una vita libera, di passioni sfrenate e di morte accidentale dovuta alla gelosia attira da molti anni il pubblico nei teatri. Ancora oggi Carmen viene rappresentata con successo sui palcoscenici lirici più famosi del mondo.

Opera in quattro atti di Georges Bizet su libretto di Henri Milhac e Ludovico Halevi, basato su un racconto di Prosper Mérimée.

Caratteri:

CARMEN, zingara (soprano, mezzosoprano o contralto)
DON JOSE, caporale (tenore)
ESCAMILO, torero (baritono)
MICHAELA, contadina (soprano)
EL DANCAYRO, contrabbandiere (baritono)
EL REMENDADO, contrabbandiere (tenore)
ZUNIGA, Capitano Jose (basso)
MORALES, ufficiale (basso o baritono)
FRASCHITA, zingara (soprano)
MERCEDES, zingara (soprano)

Epoca: 1820 circa.
Ubicazione: Siviglia e dintorni.
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra Comique, 3 marzo 1875.

Carmen è, ne sono certo, la più popolare di tutte le opere. C'è un'opinione secondo cui la causa della morte di Bizet fu il trauma mentale che ricevette dal fallimento dell'opera alla sua prima (il compositore morì tre mesi dopo). Ma è un dato di fatto che quest'opera è stata accolta molto meglio di qualsiasi altra opera precedente di Bizet (già nell'anno della sua rappresentazione all'Opera Comique, “Carmen” è stata rappresentata trentasette volte e da allora è stata rappresentata su questo palco più di tremila volte). Bizet infatti morì – appena trentasettenne – di malattia; probabilmente si trattava di un'embolia (ostruzione di un vaso sanguigno). Al giorno d'oggi, quest'opera è inclusa nel repertorio di tutte le compagnie d'opera e viene eseguita in tutte le lingue, compreso il giapponese. La sua popolarità non si limita solo al palcoscenico dell'opera. Si è espanso nel repertorio della musica da ristorante ed esiste in trascrizioni per pianoforte e versioni cinematografiche (l'ultima e di maggior successo, Carmen Jones, è basata su una versione dell'operetta che fu un successo a Broadway).

Non è difficile comprendere il motivo di tanta popolarità. L'opera ha molte melodie fantastiche! È straordinariamente drammatica. È così brillante e chiara! Inoltre, tutti questi tratti caratteristici sono già rivelati nell'ouverture. Inizia luminoso e chiaro, come una giornata di sole in Spagna. Successivamente, suona la famosa melodia dei distici del torero, e alla fine diventa inaspettatamente drammatica - nel momento in cui nell'orchestra si sente il tema del destino, lo stesso tema che caratterizza Carmen e il suo amore frenetico.

ATTO I

L'ouverture si conclude con un drammatico accordo dissonante. Si alza il sipario. Di fronte a noi c'è una piazza di Siviglia (quasi 180 anni fa). Pomeriggio afoso. In caserma c'è un gruppo di militari fuori servizio, guardano i passanti e discutono cinicamente di loro. C'è una fabbrica di sigari proprio di fronte alla caserma. Appare Michaela. Non è del posto e sta cercando qui il suo amico caporale Don Jose e, quando scopre che non è qui, imbarazzata dalle offerte dei suoi colleghi di stare con loro, se ne va. C'è il cambio della guardia, durante il quale un gruppo di scugnizzi di strada si atteggiano a soldati. Tra i sostituiti ci sono Don Jose e il suo comandante, il capitano Zuniga, che, in una breve conversazione con Don Jose, si interessa alle ragazze che lavorano nella fabbrica di sigari. Sono ovviamente attraenti, dato che un gruppo di giovani (oggi li chiameremmo cowboy di campagna) è radunato davanti ai cancelli della fabbrica, aspettando che escano per la pausa pranzo. Il suono del campanello in fabbrica annuncia l'inizio della pausa, e una folla di lavoratori spezzati e allegri si riversa fuori dai cancelli, fumano sigari - un'attività piuttosto audace per una ragazza negli anni Venti del XIX secolo! Ma i giovani riuniti aspettano prima di tutto il più attraente di loro: Carmen.

L'orchestra annuncia l'apparizione di Carmen con una breve versione del tema del suo destino; ecco, finalmente, lei stessa. Flirta con i ragazzi e canta. Il famoso suono dell'habanera ("L'amour est un oiseau rebelle" - "L'amore ha le ali come un uccello"). Questo è un chiaro avvertimento che l'amore di Carmen è un affare pericoloso. Don José (mi è sempre sembrato una specie di formalista e pedante) non presta alcuna attenzione a Carmen, e alla fine della sua canzone lei gli lancia con disprezzo un fiore. Le ragazze tornano al lavoro e ridono del suo imbarazzo.

Michaela arriva, ancora alla ricerca di Don Jose. ha una lettera per lui da sua madre e un regalo - una buona ragione per un duetto molto tenero ("Parle moi ma mere" - "Cosa hanno detto i parenti?"). Prima che abbiano il tempo di finire il loro duetto, si sente un rumore terribile nella fabbrica e gli operai corrono in strada. Il capitano Zuniga, cercando di ristabilire l'ordine, scopre il motivo del panico di Carmen: ha aggredito una delle ragazze e l'ha ferita con un coltello. Ordina a Don José di arrestare la colpevole, di portarla da lui per il processo in caserma e di custodirla finché non avrà deciso cosa fare di lei. Rimasta sola con Don José, Carmen conquista finalmente il cuore del giovane soldato con un'inebriante seguidilla ( “Pres de la porte de Seville" - "Vicino al bastione di Siviglia"). In esso, promette di cantare e ballare per lui - e di amarlo! - in una taverna vicino a Siviglia (reputazione non molto buona), gestita dalla sua amica Lilyas Pastya. Zuniga ritorna, dà l'ordine a Don José di portare Carmen in prigione. Lungo la strada riesce a respingere Don Jose e a scappare. Di conseguenza, il giovane caporale è stato arrestato.

ATTO II

Ciascuno dei quattro atti della Carmen è preceduto dalla propria introduzione sinfonica, o intervallo. L'intervallo del secondo atto è basato su una breve canzone di soldato, che poi canta Don José. All'alzarsi del sipario vediamo la taverna di Lillas Pasta. La danza gitana è piena di divertimento focoso. Anche il capitano Zuniga, il capo di Jose, è qui. Tra i visitatori, lui è la persona più importante. Ora sta cercando di conquistare Carmen. Non gli riesce molto bene: Carmen preferisce una società meno rispettabile. Tuttavia, è felice di sapere che il periodo di sessanta giorni di guardia di Don Jose, che ha ricevuto per connivenza nella sua fuga, sta finendo.

All'improvviso sul palco appare un atleta popolare. Questo è Escamillo, il torero, e, ovviamente, canta le sue famose “Coppie Toreador” (“Votre toast, je peux le rendre” - “Toast, amici, accetto il vostro”); tutti si uniscono a lui all'unisono. Come Zuniga, è affascinato dallo scintillio negli occhi di Carmen. La stessa, dal canto suo, non può dargli più speranza.

Ma è già tardi, ed è ora di chiudere l’osteria. Presto tutti se ne vanno e non rimane nessuno tranne Carmen e quattro contrabbandieri - due ragazze di nome Frasquita e Mercedes, e una coppia di banditi - El Dancairo e El Remendado. Cantano insieme un quintetto leggero e vivace (“Nous avons en tete uneaffaire” - “Vogliamo offrirti un lavoro”). Tutti parlano della necessità che le ragazze effettuino raid di contrabbando, perché questi sono affari loro. Laddove è necessario ingannare, distogliere l'attenzione, le donne sono insostituibili. In questo momento, dietro il palco, si sente la voce di Don Jose, che canta la sua canzone da soldato.

Carmen, aspettando Jose, accompagna tutti fuori dalla taverna e saluta calorosamente Don Jose, che è venuto qui dopo il suo rilascio dall'arresto. Come aveva promesso, canta e balla per lui. Nel bel mezzo della sua danza si sente il suono di una tromba, che per Don José è un segnale per presentarsi in caserma. Vuole andare, ma questo infiamma ancora di più Carmen. "È così che tratti una ragazza?" - gli grida. Carmen è arrabbiata: non vuole più vedere un uomo per il quale c'è qualcosa di più importante del suo amore. Toccato dai suoi rimproveri, tira fuori il fiore che lei una volta gli aveva lanciato, e in un'appassionata "aria sul fiore" racconta come lo ha ispirato tutti quei giorni trascorsi in prigione ("La fleur que tu m ' avais jete” - “Vedi con quanta sacralità conservo il fiore che mi hai donato”). Commossa e intenerita nel cuore, Carmen si rivolge nuovamente a lui con affetto. Ma quello che non è riuscita a ottenere con l'affetto, lo ottiene la gelosia: Zuniga, il comandante di Don Jose, appare sulla soglia della taverna: un ufficiale è venuto a trovare Carmen per un appuntamento, e il caporale non ha altro da fare qui. Ordina con arroganza a Don José di andare in caserma. Beh, questo è troppo! Don José, avendo perso la testa, sguaina la sciabola; è pronto ad attaccare l'ufficiale senior. In questo momento gli zingari irrompono e disarmano il capitano. Don Jose non ha scelta: abbandona la carriera militare e si unisce a una banda di zingari - contrabbandieri - questo è esattamente ciò che Carmen aveva pianificato. Il secondo atto si conclude con un coro che glorifica la vita libera. La cantano tutti con entusiasmo tranne Zuniga.

ATTO III

L'assolo di flauto, che apre l'intervallo del terzo atto, dipinge un quadro poetico della natura: la pace e la tranquillità delle montagne addormentate. Risuona un coro di contrabbandieri, canto al quale Don José è stato costretto ad unirsi. Ora si sono stabiliti per un breve riposo tra le montagne in un luogo appartato, dove sono impegnati nei loro affari illegali. Don José soffre di nostalgia (sogna una tranquilla vita contadina) ed è tormentato dal rimorso. Solo il suo amore appassionato per Carmen lo mantiene nel campo dei contrabbandieri. Ma Carmen non lo ama più, è stanca di lui. Una rottura è inevitabile. Cosa prevedono le carte? Frasquita e Mercedes indovinano. Devo dire che hanno predetto per loro stessi un futuro molto allettante: Frasquita è destinata a incontrare un amante appassionato, Mercedes è destinata a incontrare un vecchio ricco che intende sposarla, e lei, Carmen, è destinata a incontrare “picche” per l'ennesima volta: la morte. “È inutile cercare di sfuggire al proprio destino”, canta nella famosa aria della “carta”. Ma ora suona il segnale che i contrabbandieri si mettono al lavoro, cioè cercano di contrabbandare le loro merci oltre confine. (Il loro coro in questo luogo mi stupisce sempre per la sua rumorosità, perché è cantato da criminali impegnati in operazioni illegali e quindi segrete.)

Mentre se ne vanno, appare Micaela, alla ricerca di Don Jose. È molto spaventata e chiede protezione a Dio in un'aria toccante ("Je dis que rien ne m'epouvante" - "Mi assicuro invano"). All'improvviso Jose, che era rimasto a sorvegliare una parte della merce, spara a qualcuno che si sta intrufolando qui. La ragazza spaventata si nasconde. Tuttavia, Jose non mirava a Michaela, ma, come si è scoperto, a Escamillo, che è venuto qui in cerca di Carmen, di cui era innamorato. Riconoscendolo, Don José afferra un coltello e ne nasce una rissa tra i rivali, ma il pugnale di Escamillo si rompe e il torero finisce a terra. In questo momento, molto opportunamente, Carmen appare per salvare il torero. Dopo aver ringraziato squisitamente Carmen, invita tutti alla sua prossima esibizione a Siviglia. Escamillo se ne va, e poi Don José scopre la presenza di Micaela nelle vicinanze. Racconta perché ha deciso di intraprendere questo pericoloso viaggio alla ricerca dei trafficanti: la madre di Don Jose sta morendo e vuole vederlo per l'ultima volta. Carmen dice con disprezzo a Jose che è meglio che vada. Ma prima di partire, si rivolge a lei e la avverte con rabbia che si incontreranno di nuovo: solo la morte potrà separarli. Dietro la scena risuona l'aria di un torero, Carmen cerca di correre verso di lui. Ma Don José, voltandosi ancora una volta verso di lei, brutalmente, con tutte le sue forze, la spinge fino a farla cadere a terra. Solo dopo verrà cancellato. L'orchestra ripete la melodia del torero in modo silenzioso e minaccioso.

ATTO IV

L'ultimo atto è preceduto da uno dei frammenti orchestrali più brillanti dell'intera partitura: un episodio sinfonico, accattivante con la sua pulsazione ritmica, nello stile della danza popolare spagnola del polo. Tutti indossano abiti festivi; tutti pronti a godersi la magnifica esibizione di Escamillo nell'arena di Siviglia. Nobili signore, ufficiali, gente comune, soldati: sembra che l'intera città si sia riunita per vedere la corrida. Alla fine appare il torero in persona e con lui al braccio c'è Carmen, vestita con il lusso con cui solo un torero all'apice della sua gloria poteva permettersi di vestire la sua amata. Cantano un duetto d'amore breve e piuttosto banale. E quando Escamillo scompare all'interno del teatro, tutti, tranne Carmen, gli corrono dietro. Le sue amiche, Frasquita e Mercedes, la avvertono che Don José si nasconde da qualche parte qui. Lei rimane con aria di sfida da sola, dichiarando che non ha paura di lui.

Don José entra, avanza minaccioso verso di lei, vestito di stracci, ferito: in netto contrasto con Carmen nel giorno del suo trionfo. La evoca per tornare da lui. La risposta fu il suo fermo rifiuto. Ancora una delle sue suppliche, e ancora una volta la risposta fu solo disprezzo. Alla fine, lei gli lancia furiosamente in faccia l'anello d'oro che lui le ha dato. Dietro il palco, un coro giubilante risuona per il torero vittorioso, il fortunato rivale di Don Jose. Perso in tutto questo, Don José minaccia Carmen con un pugnale. Cerca disperatamente di nascondersi da lui a teatro. Ma in quel momento, quando la folla nel teatro saluta con entusiasmo il vincitore - Escamillo, Don Jose qui, per strada, affonda un pugnale nell'amato che ha perso per sempre. La folla esce dal teatro. Don José, mentalmente distrutto, grida disperato: “Arrestatemi! L'ho uccisa. Oh mia Carmen! - e cade ai piedi della morta Carmen.

Henry W. Simon (tradotto da A. Maikapara)

Poche opere dell'Ottocento possono reggere il confronto con questa: il mondo della musica sarebbe incompleto senza Carmen, e a Bizet basterebbe scrivere quest'opera per diventare Bizet. Ma non è questo ciò che pensava il pubblico dell'Opera Comique quando, nel 1875, accolse per la prima volta l'opera con crescente indifferenza e persino indignazione. Un rifiuto particolare fu causato dalle scene più tempestose e dalla performance realistica di Marie-Celestine Galli-Marier, l'interprete del ruolo principale, che in seguito contribuì all'affermazione del capolavoro di Bizet sulla scena. Durante la prima erano presenti in sala Gounod, Thomas e Massenet, che lodavano l'autore solo per gentilezza. Il libretto, al quale lo stesso compositore apportò più volte modifiche, apparteneva a due maestri del genere leggero: Halévy (cugino della moglie di Bizet) e Méliac, che inizialmente intrattenevano il pubblico in collaborazione con Offenbach, poi indipendentemente, creando commedie che erano davvero apprezzato. Trassero la trama dalla novella di Mérimée (propostagli già da Bizet) e dovettero faticare per farla accettare nell'Opera Comique, dove una storia d'amore dalla fine cruenta e su uno sfondo piuttosto comune suscitò notevole confusione. Questo teatro, che però cercò sempre di essere meno tradizionale, era frequentato dalla borghesia ben intenzionata, che sfruttava le rappresentazioni per sistemare le questioni matrimoniali dei propri figli. La varietà di personaggi, per lo più ambigui, che Merimee introdusse nel suo racconto - zingari, ladri, contrabbandieri, operai di fabbriche di sigari, donne di facili costumi e toreri - non contribuì al mantenimento della buona morale. I librettisti sono riusciti a creare un vivace sapore spagnolo, hanno evidenziato diverse immagini luminose, incorniciandole con cori e danze squisiti, e hanno aggiunto a questa compagnia piuttosto oscura un personaggio innocente e puro: la giovane Michaela, che, sebbene sia rimasta fuori dalla soglia del azione, ha permesso di creare una serie di pagine musicali integrali e toccanti.

La musica incarnava la visione dei librettisti con un preciso senso delle proporzioni; questa musica univa la sensibilità, l'ardore e il sapore forte del folklore spagnolo, in parte autentico e in parte composto, ed era destinata a dare piacere anche a un gusto ostile. Ma ciò non è avvenuto. Tuttavia, nonostante il fallimento, Carmen durò quarantacinque rappresentazioni nell'anno della sua prima. Si è trattato di un vero e proprio record, sicuramente facilitato dalla curiosità e dalla voglia di vedere uno spettacolo “scandaloso” nel suo genere. Dopo la trentacinquesima rappresentazione, si aggiunse anche lo shock causato dalla morte dell'ancor giovane autore, ucciso, come si diceva, da un immeritato fallimento. I primi segnali di reale consenso per l'opera si ebbero dopo la produzione viennese dell'ottobre dello stesso anno (in cui i dialoghi parlati furono sostituiti dai recitativi), che attirò l'attenzione e il consenso di maestri come Brahms e Wagner. Čajkovskij vide “Carmen” a Parigi più di una volta nel 1876 e in una delle sue lettere del 1880 a von Meck scrisse le seguenti parole entusiastiche: “... Non conosco nulla nella musica che abbia più diritto di rappresentare un elemento che Lo chiamo piuttosto, le joli... Ci sono molte armonie piccanti, combinazioni sonore completamente nuove, ma tutto questo non è un obiettivo esclusivo. Bizet è un artista che rende omaggio al secolo e alla modernità, ma è riscaldato dalla vera ispirazione. E che trama meravigliosa dell'opera! Non posso interpretare l’ultima scena senza lacrime!” E che alcune melodie e armonie, così come in parte il colore strumentale, lo abbiano successivamente influenzato - questo è fuor di dubbio: Bizet ha ritratto troppo bene la passione che divampa e infuria nell'anima di una bellezza, come se fosse viziata dalla sua stessa bellezza - la la bellezza e la depravazione dell'eroina alimentano la fiamma della tragedia.

Friedrich Nietzsche ne scrive nel 1888 nei primi capitoli del libro “Il caso Wagner”, dopo aver ascoltato “Carmen” venti volte, per la prima volta nel 1881 a Genova, quando le sorti dell'opera erano già decise. Nietzsche trasmette le sue impressioni su “Carmen”: “Si avvicina, aggraziata, languida, civettuola... C'è qualcosa di africano nella sua serenità... la sua passione è breve, inaspettata, febbrile... Questo è amore - fatum, destino, spudorato, innocente, crudele." La tragedia avviene sullo sfondo di una corrida, in pieno giorno, dove la morte non ha nessun posto dove nascondersi. Il canto dell'eroina - esotico, straordinario, spontaneo, come il racconto di un lungo viaggio - si unisce alle pagine corali più pure ed entusiastiche che siano mai state scritte. Poi viene lanciata una sfida in faccia allo spettatore compiaciuto, per la prima volta nella musica europea, suona un allarme verista: qualcosa che mal si adatta alle buone maniere della prima. Già in I pescatori di perle, Bizet mostrava come gli occhi, offuscati dalla foschia dei sogni, improvvisamente cominciano a vedere il mondo materiale grezzo e crudele di fronte a loro. Ma ora creava un linguaggio non di sogno, ma di esperienza, e riusciva a introdurre in uno stile bellissimo elementi che i pedanti accademici avevano sempre considerato impossibili (molti di questi pedanti non capirono mai Carmen).

La parte vocale dell'opera, essendo ardente e impetuosa, non è priva di raffinatezza. Spesso le melodie, lunghe e larghe, languide o molto ritmate, si snodano e avvolgono le immagini con uno strano fascino, come lo scialle di Carmen, che lei calò sul viso, coprendosi un occhio, mentre l’altro gettava fulmini nei cuori. Ma l'opera non ha spazio solo per la sensualità. Bizet mette in gioco tutto, entra in gioco la fantasia più sfrenata. È questo l'ultimo ensemble dell'osteria, che risale all'ultimo Rossini e influenzerà lo stile comico di fine Ottocento, il Falstaff di Verdi: Bizet aggiunge nitidezza cromatica al ticchettio di tacchi e nacchere (trasformandosi poi in canto sfavillante) e con voce acuta inizia un inno libero e sfrenato (la stessa entusiasmante facilità permea la marcia dei bambini dal primo atto). C'è un altro inno - in vista dell'accampamento dei contrabbandieri - si tratta di un duetto tra Micaela e Jose, che con le sue cadenze da chiesa è vicino a una ninna nanna a tempo accelerato. E che dire dell'aspetto degli operai delle fabbriche di sigari con il loro incedere spavaldo, della leggendaria terra dei contrabbandieri, del terzetto con le carte, dei lussuosi allestimenti della corrida? Davvero troppa bellezza. Tutto questo è troppo perfetto per non morire di disperazione.

Bizet, però, sapeva benissimo quale sia la vera dignità della musica, come possiamo leggere nel suo articolo pubblicato nel 1867 sulla Revue National et Étranger. Difendendo la sincerità nell'arte, scrive: “Per me esistono solo due tipi di musica: buona e cattiva... Fammi ridere o piangere; rappresentatemi l’amore, l’odio, il fanatismo, il delitto: affascinatemi, abbagliatemi, deliziatemi e io, naturalmente, non vi infliggerò uno stupido insulto attaccandovi un’etichetta, come un coleottero”.

G. Marchesi (traduzione di E. Greceanii)

Storia della creazione

Bizet iniziò a lavorare all'opera Carmen nel 1874. La sua trama è presa in prestito dal racconto omonimo dello scrittore francese Prosper Merimee (1803-1870), scritto nel 1845. Il contenuto della novella ha subito cambiamenti significativi nell'opera. Gli scrittori esperti A. Melyac (1831-1897) e L. Halévy (1834-1908) svilupparono magistralmente il libretto, riempiendolo di drammaticità, approfondendo i contrasti emotivi e creando immagini prominenti di personaggi che erano per molti aspetti diversi dai loro prototipi letterari. Jose, ritratto dallo scrittore come un ladro cupo, orgoglioso e severo, acquisì caratteristiche diverse nell'opera; un ragazzo contadino divenuto dragone, viene mostrato come una persona semplice, onesta, ma irascibile e volitiva. L'immagine del volitivo e coraggioso torero Escamillo, appena delineata nel racconto, ha ricevuto una caratterizzazione brillante e succosa nell'opera. Rispetto al prototipo letterario, l'immagine della sposa di Jose Micaela è ancora più sviluppata: una ragazza gentile e affettuosa, il cui aspetto mette in risalto il carattere sfrenato e ardente della zingara. Anche l'immagine del personaggio principale è stata notevolmente modificata. Carmen nell'opera è l'incarnazione della bellezza e del fascino femminile, dell'amore appassionato per la libertà e il coraggio. Efficienza astuta e ladra: queste caratteristiche di Carmen nella novella di Merimee sono state eliminate nell'opera. Bizet ha nobilitato il carattere della sua eroina, sottolineando l'immediatezza dei suoi sentimenti e l'indipendenza delle azioni. E infine, ampliando la portata della narrazione, gli autori dell'opera hanno introdotto scene popolari colorate. La vita di una folla eterogenea e capricciosa sotto il sole cocente del sud, le figure romantiche di zingari e contrabbandieri, l'atmosfera elevata di una corrida con particolare intensità e luminosità sottolineano nell'opera i personaggi originali di Carmen, Jose, Michaela ed Escamillo e il dramma dei loro destini. Queste scene hanno conferito alla tragica trama un suono ottimista.

La prima di "Carmen" ebbe luogo a Parigi il 3 marzo 1875 e non fu un successo. L'autore è stato accusato di immoralità: la libera espressione dei sentimenti degli eroi - gente comune del popolo - era abominevole per la ipocrita moralità borghese. Uno dei primi grandi contemporanei di Bizet ad apprezzare la musica di “Carmen” fu P. I. Čajkovskij. “L’opera di Bizet”, scrive, “è un capolavoro, una di quelle poche cose destinate a riflettere al massimo le aspirazioni musicali di un’intera epoca. Tra dieci anni la Carmen sarà l’opera più popolare del mondo”. Queste parole si rivelarono profetiche. Se nel 1876 "Carmen" scomparve per lungo tempo dal repertorio dei teatri parigini, poi all'estero - a Vienna (1875), San Pietroburgo (1878) e in molte altre città europee, il suo successo fu davvero trionfante. A Parigi, la produzione della Carmen fu ripresa nel 1883 nell'edizione di E. Guiraud (1837-1892), che sostituì i dialoghi parlati con recitativi e aggiunse scene di balletto al finale dell'opera, prendendo musica da altre opere di Bizet.

Musica

"Carmen" è uno dei capolavori dell'opera. La musica, piena di vita e di luce, afferma vividamente la libertà della persona umana. Il dramma degli scontri e dei conflitti è profondamente veritiero. I personaggi dell'opera sono rappresentati succosamente, con temperamento, in tutta la complessità psicologica dei loro personaggi. Il sapore nazionale spagnolo e l'ambientazione del dramma sono stati ricreati con grande abilità. La forza dell'ottimismo di Carmen risiede nell'inestricabile connessione interna tra gli eroi e le persone.

L'opera si apre con un'ouverture che giustappone immagini della soleggiata Spagna, giubilanti feste popolari e il tragico destino di Carmen.

L'inizio del primo atto è sereno e chiaro. Le scene popolari iniziali sono ricche di movimento e colore: un coro di soldati, una fervida marcia di ragazzi. Un coro di ragazze, operaie, si prepara all'uscita di Carmen. La sua habanera “L'amore ha le ali come un uccello” è vicina alle orgogliose canzoni-danze spagnole. Il duetto tra Michaela e Jose “I Remember a Day in the Mountains” è concepito in toni idilliaci. La canzone su un formidabile marito, la seguidilla e il duetto di Carmen e Jose creano un'immagine sfaccettata di una zingara amante della libertà.

Il secondo atto, come tutti i successivi, è preceduto da un colorato intervallo sinfonico. La danza gitana che apre l'atto è piena di divertimento focoso. La marcia energica e coraggiosa di Escamillo "Toast, amici, accetto il vostro" (la sua musica è stata ascoltata per la prima volta nell'ouverture) delinea il coraggioso eroe della corrida. Il quintetto dei contrabbandieri (con Carmen) "Se dobbiamo ingannare" è mantenuto in un carattere leggero e vivace. Il duetto di Carmen e Jose è la scena più importante dell'opera, uno scontro di due volontà umane, personaggi, visioni della vita e dell'amore. L'incarnazione degli ideali di vita degli eroi è l '"aria su un fiore" di Jose ("Vedi con quanta sacralità conservo il fiore che mi hai dato") e la canzone di Carmen, il suo inno alla libertà "Lì, lì, alle mie montagne native. " Se la caratterizzazione di Jose è dominata dall'elemento della canzone-romanticismo, sottolineando la sua morbidezza spirituale, allora lo spirito ribelle di Carmen si rivela nei ritmi capricciosi e nelle melodie delle canzoni popolari spagnole. L'atto si conclude con la melodia del canto libertario di Carmen, ascoltato dal coro.

L'intervallo sinfonico del terzo atto dipinge un quadro poetico della natura: la pace e la tranquillità delle montagne addormentate. Un sestetto cupo e diffidente con una marcia corale di contrabbandieri "Più coraggiosi, più coraggiosi sulla strada, amici, andate!" - e un altro coro - dal carattere vivace e allegro, “Il doganiere non ha paura di noi”, delineano il mondo in cui vivono Carmen e José. L'episodio centrale del terzo atto è la scena della predizione del futuro (terzetto); l'allegro cinguettio di Frasquita e Mercedes innesca la lugubre riflessione di Carmen, che appare qui in una forma insolita e tragica. L'aria lirica di Michaela “Mi assicuro invano” assume un carattere deciso. L'incontro di José con Escamillo crea un clima drammatico e costituisce il culmine del terzo atto (la rottura di Carmen con José). Il finale dell'atto trasmette la minacciosa prontezza e la tensione della situazione, prefigurando l'inevitabile epilogo.

L'intervallo sinfonico del quarto atto, in linea con il carattere della danza popolare spagnola "polo", è uno degli esempi notevoli della penetrazione di Bizet nello spirito della musica popolare. L'atto si divide in due metà: le immagini di una festa nazionale luminosa e scintillante sono in contrasto con il dramma personale dei personaggi; i contrasti della vita sono estremamente esposti. L'azione si apre con una vivace scena popolare, che ricorda l'inizio dell'opera nella sua colorazione luminosa e solare. Una solenne marcia eroica e un coro accompagnano il corteo trionfale di Escamillo. La melodia del duetto “Se ami, Carmen” di Escamillo e Carmen scorre ampia e libera, piena di sentimenti caldi. Nella seconda metà dell'atto, soprattutto nel duetto tra José e Carmen, la tensione drammatica aumenta rapidamente. Durante l'intera scena il contrasto tra l'esultanza popolare e il dramma personale si intensifica e per quattro volte gli acclamazioni festose della folla intensificano il duello tra gli eroi, portandolo a un esito tragico.

M. Druskin

Una delle opere più straordinarie dei classici dell'opera mondiale. Dopo la prima scandalosa, conclusasi con un fallimento, già nell'autunno dello stesso anno la prima viennese (per la quale Guiraud scrisse recitativi invece di dialoghi parlati) ebbe un grande successo, che il compositore non era destinato a vedere (Bizet morì improvvisamente a l'estate del 1875). Recentemente, diversi teatri sono tornati alla versione “parlata”. La prima russa ebbe luogo nel 1885 (Teatro Mariinsky, direttore Napravnik, nel ruolo di Carmen Slavina). Carmen gode di una popolarità senza precedenti da oltre 100 anni. Si sentono le sue melodie incendiarie: l'habanera “L'amour est oiseau rebelle”, i distici del torero “Votre toast”, gli episodi lirici accorati (l'aria di José “con un fiore” del 2 d., ecc.) e le più popolari canzoni popolari e pop. Nel 1967 Karajan mise in scena il film-opera “Carmen” con la partecipazione di Bumbry, Vickers e Freni. Una nuova versione dell'opera è stata filmata nel 1983 da F. Rosi (regista Maazel, solisti Migenes-Johnson, Domingo, ecc.). Tra le produzioni degli ultimi anni, si segnalano le rappresentazioni del 1996 al Metropolitan Opera (Graves nel ruolo del titolo) e al Teatro Mariinsky (direttore Gergiev).

Discografia: CD (con recitativi) - RCA Victor. Dir. Karajan, Carmen (L. Price), Jose (Corelli), Michaela (Freni), Escamillo (Merrill) - Deutsche Grammophon. Dir. Levine, Carmen (Baltsa), Jose (Carreras), Michaela (Mitchell), Escamillo (Ramie) - CD (con dialoghi) - Philips. Dir. Ozawa, Carmen (Norman), Jose (Shikoff), Michaela (Freni), Escamillo (Estes).

E. Tsodokov

Bizet si interessò alla trama di “Carmen” mentre lavorava a “Djamil”, e nel 1873-1874 iniziò a lavorare alla rifinitura del libretto e alla scrittura della musica. Il 3 marzo 1875 ebbe luogo a teatro la prima dell'“Opera comica”; tre mesi dopo, il 3 giugno, Bizet morì improvvisamente, senza avere il tempo di completare molte altre sue opere. (Tra questi c'è l'opera eroica "Cid" (in una versione successiva - "Don Rodrigo") basata sulla tragedia di de Castro. La musica era completamente composto, ma non registrato (sono sopravvissuti solo gli schizzi delle parti vocali) - Bizet lo suonò ai suoi amici. Possedendo una memoria rara, Bizet, come Mozart, registrò le sue composizioni su carta da musica solo quando si avvicinava la scadenza per la loro esecuzione.)

La sua morte prematura fu probabilmente accelerata dallo scandalo sociale scoppiato attorno a Carmen. La borghesia stanca - normali visitatori di palchi e bancarelle - trovava la trama dell'opera oscena e la musica troppo seria e complessa. Le recensioni della stampa sono state quasi unanimemente negative. All'inizio dell'anno successivo, 1876, "Carmen" scomparve per lungo tempo dal repertorio dei teatri parigini, e allo stesso tempo iniziò il suo trionfante successo sui palcoscenici teatrali di paesi stranieri. (la prima rappresentazione in Russia ebbe luogo nel 1878). A Parigi la produzione della Carmen fu ripresa solo nel 1883. Dopo il suo passaggio al palcoscenico della Grand Opera, Ernest Guiraud sostituì i dialoghi originali con recitativi e aggiunse scene di balletto nell'ultimo atto (prese in prestito dalla musica di La Belle de Perth e La Les d'Arlesiennes). D'ora in poi, "Carmen" ha meritatamente preso uno dei primi posti nel repertorio del teatro musicale mondiale.

Ma molto prima Čajkovskij ne notò l'eccezionale valore artistico. Già nel 1875 aveva il clavicembalo “Carmen”, all'inizio del 1876 lo vide sul palcoscenico dell'Opera-Comique parigina. Nel 1877 Čajkovskij scrisse: “...l'ho imparato a memoria, tutto dall'inizio alla fine”. E nel 1880 affermò: "Secondo me, questo è nel pieno senso della parola un capolavoro, cioè una di quelle poche cose destinate a riflettere al massimo le aspirazioni musicali di un'intera epoca". E poi profeticamente predice: “Sono convinto che tra dieci anni la Carmen sarà l’opera più popolare del mondo...”

La trama dell'opera è presa in prestito dal racconto "Carmen" di Prosper Merimee (1847), o più precisamente, dal suo terzo capitolo, che contiene la storia di Jose sul dramma della sua vita. Maestri esperti di drammaturgia teatrale, Meliac e Halevi, hanno creato un libretto eccellente e scenograficamente efficace, le cui situazioni drammatiche e il cui testo delineano chiaramente i caratteri dei personaggi dell'opera. Ma durante lo sviluppo di questa trama sotto la guida di Bizet, furono introdotti nuovi punti significativamente importanti.

Prima di tutto, l'immagine di Jose (nella pronuncia spagnola - Jose) è cambiata. Merimee è un famoso bandito che ha molti crimini sulla coscienza. È severo, orgoglioso, cupo e in qualche modo ricorda allo scrittore "Il Satana di Milton". L’immagine creata da Merimee è insolita e ha un carattere più convenzionalmente “operistico” rispetto all’opera stessa di Bizet. Nell'interpretazione del compositore, Jose è umano, semplice e privo di qualsiasi eccezionalismo individuale. Bizet non descrisse un eroe impavido, volitivo, romanticamente solitario, ma il suo contemporaneo, un uomo onesto, schietto, un po' volitivo, che sognava una felicità accogliente e calma, ma a causa di circostanze fatali, strappato dalle solite condizioni di esistenza . Questa era la ragione del suo dramma personale.

Un ripensamento radicale dell'immagine di Jose ha portato nuovi aspetti nella sua relazione con Carmen.

E questa immagine è diventata diversa. Ma qui i cambiamenti sono andati nella direzione opposta: tutto ciò che riguardava la rappresentazione della destrezza, dell’astuzia e dell’efficienza ladra di Carmen è stato rimosso, in altre parole, tutto ciò che sminuiva questa immagine. Nell'opera di Bizet egli viene elevato, reso più nobile e, ancora, più umano, e alla fine dotato perfino di tratti di tragica grandezza. Senza rompere con la fonte originale, gli autori dell'opera hanno sottolineato più attivamente l'amore per la libertà e la schiettezza del carattere coraggioso dell'eroina. Hanno avvicinato l'essenza di questa immagine all'interpretazione romantica di "zingaro" come sinonimo di amore per la libertà, indipendenza nei rapporti personali, in opposizione all'ipocrisia della moralità borghese, che ha trovato la sua incarnazione più vivida negli "Zingari" di Pushkin.

Ma soprattutto - musica Bizet ha dotato Carmen di caratteristiche gente carattere. Affinché il compositore potesse raggiungere questo obiettivo, i librettisti cambiarono la scena dell'azione: la portarono nelle piazze e nelle vaste distese delle montagne, popolandole di masse di persone, piene di gioia vivace e attiva, in costante movimento. La vita cominciò a ribollire vigorosamente attorno agli eroi dell'opera, e il loro legame con la realtà - soprattutto quello di Carmen - divenne più forte e sfaccettato.

L'introduzione di scene popolari, che occupano un posto importante nell'opera, ha dato una luce diversa, un sapore diverso alla novella di Merimee e, inoltre, un diverso orientamento ideologico: il dramma, di colore scuro, ha acquisito il carattere di una tragedia ottimista . L'immagine dell'eroina è anche permeata della forza dell'amore per la vita irradiata dalle scene popolari. L'esaltazione di sentimenti aperti, semplici e forti, un atteggiamento diretto e impulsivo nei confronti della vita è la caratteristica principale dell'opera di Bizet, il suo alto valore etico. “Carmen”, scriveva Romain Rolland, “è tutto fuori, tutta vita, tutta luce, senza ombre, senza understatement”.

Concentrare l'azione, comprimerla, liberarla da intrighi collaterali, ma allo stesso tempo espansione Per valorizzare il ruolo delle persone, gli autori dell'opera hanno saturato il dramma di contrasti vitali e hanno dato al suo sviluppo energia e dinamica. A differenza di Jose, il torero Escamillo acquisì una caratteristica volitiva, eroica, anche se un po 'esteriore, e l'antitesi di Carmen era l'affettuosa e gentile Micaela - un'immagine creata dai librettisti sulla base di una frase lanciata casualmente dallo scrittore su "una ragazza con una gonna blu e con le trecce bionde". Questa antitesi ha anche una forte tradizione letteraria. Si può ricordare il contrasto tra le immagini di Clelia e la duchessa del "Monastero di Parma" di Stendhal o nel suo romanzo "Il rosso e il nero" - Madame Renal e Mathilde de Lamole. Nel contesto specifico dell’opera, questa antitesi ha contribuito a mostrare in modo sfaccettato il dramma spirituale di Jose e la sua dolorosa ricerca della felicità.

La musica di Bizet enfatizza ulteriormente il contrasto e la dinamica dello sviluppo drammatico: è caratterizzata da vivacità, brillantezza e varietà di movimenti. Queste qualità tipiche del compositore corrispondevano perfettamente alla rappresentazione dell'azione della trama spagnola. Solo in rari casi, utilizzando melodie popolari, Bizet trasmetteva adeguatamente il sapore nazionale spagnolo. Non era la prima volta che si rivolgeva a questo: la cantata sinfonica “Vasco da Gama” (1859), un arrangiamento di sei canzoni spagnole (1867), canti e danze gitane in “The Perth Beauty” (1867) - e il le caratteristiche della musica gitana sono incluse come un elemento importante nel folklore delle regioni meridionali della Spagna - e, infine, l'opera incompiuta "Cid" (1873-1874) - queste sono le tappe della ricerca creativa di Bizet per scoprire il suo metodo di riproduzione della Spirito nazionale spagnolo. Anche il ruolo dell’“Arlesienne” è significativo, poiché il folklore della Provenza, così come la sua lingua, è in parte vicino allo spagnolo.

Nella partitura dell'opera vengono utilizzate solo tre autentiche melodie popolari: si tratta dell'habanera del primo atto, la cui musica offre un libero adattamento di una canzone di origine cubana, pubblicata nel 1864 in una delle raccolte (vedi esempi 194 un, b); polo (danza popolare spagnola) dall'introduzione orchestrale all'Atto IV - la sua melodia è ispirata alla canzone del famoso cantante spagnolo M. Garcia (vedi esempio 283 V) e, infine, la melodia dell'audace risposta di Carmen Zuniga nel primo atto (vedi esempio 195), per la quale i librettisti hanno utilizzato il testo della canzone di Zemfira dagli “Gypsies” di Pushkin tradotta da P. Merimee.

Insieme a tali "citazioni", Bizet ha intervallato svolte individuali e tecniche di sviluppo nel tessuto musicale: melodiche e ritmiche, caratteristiche della musica spagnola. Questi sono i metodi di cadenza che evidenziano lo stadio V: l'intervallo menzionato termina sulla dominante; confronti nell'ambito del modo a sette gradi dei tetracordi maggiori e minori, e il suono finale del primo coincide con il suono iniziale del secondo, che ricorre sia nel suddetto intervallo che nella seguidilla dell'Atto I.